SAFEGUARDING

Modello Organizzativo Safeguarding per l'ASD Enlightened

 

1. Introduzione Il presente modello organizzativo è stato redatto in conformità alle normative vigenti in materia di tutela dei minori e degli adulti vulnerabili nello sport, con l'obiettivo di prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza, discriminazione e molestia all'interno dell'ASD Enlightened.

2. Scopo e Ambito di Applicazione • Scopo: Garantire un ambiente sportivo sicuro, inclusivo e rispettoso per tutti i tesserati, con particolare attenzione ai minori. • Ambito: Il presente modello si applica a tutti i membri dell'ASD Enlightened, compresi atleti, allenatori, dirigenti, volontari e genitori.

3. Principi Fondamentali • Rispetto: Promuovere un ambiente sportivo basato sul rispetto reciproco, sulla dignità e sull'uguaglianza di tutti. • Tutela: Assicurare la massima protezione di tutti i tesserati, con particolare attenzione ai minori. • Prevenzione: Adottare misure preventive per individuare e prevenire eventuali rischi. • Formazione: Garantire una formazione adeguata a tutti i membri dell'associazione. • Collaborazione: Promuovere la collaborazione con le istituzioni e le altre associazioni sportive. • Trasparenza: Assicurare la massima trasparenza nella gestione delle segnalazioni e delle indagini.

4. Ruoli e Responsabilità • Responsabile Safeguarding: Alessandro Leva è nominato Responsabile Safeguarding dell'ASD Enlightened. I suoi compiti principali sono: • Gestire il presente modello organizzativo. • Ricevere e gestire le segnalazioni. • Collaborare con le autorità competenti. • Organizzare e promuovere iniziative di formazione. • Allenatori: Gli allenatori hanno la responsabilità di creare un ambiente di allenamento sicuro e positivo, di segnalare eventuali comportamenti sospetti e di partecipare ai corsi di formazione. • Dirigenti: I dirigenti hanno la responsabilità di garantire l'applicazione del presente modello organizzativo e di collaborare con il Responsabile Safeguarding. • Volontari: I volontari devono attenersi ai principi del presente modello e segnalare eventuali situazioni di disagio.

5. Procedure • Segnalazione: Chiunque abbia motivo di sospettare un abuso o una violenza può segnalarlo al Responsabile Safeguarding o a qualsiasi altro membro del consiglio direttivo. La segnalazione può essere fatta in forma anonima. • Indagine: Il Responsabile Safeguarding, con l'aiuto del consiglio direttivo, valuterà la segnalazione e, se necessario, avvierà un'indagine interna. • Sanzioni: In caso di accertamento di un abuso o di una violenza, verranno adottate le misure disciplinari previste dallo statuto dell'associazione.

6. Formazione • Obbligatorietà: Tutti i membri dell'ASD Enlightened sono tenuti a partecipare ai corsi di formazione sul safeguarding. • Contenuti: I corsi di formazione verrano organizzati periodicamente e tratteranno i seguenti temi: • Riconoscimento dei segnali di abuso. • Gestione delle segnalazioni. • Protezione dei minori. • Prevenzione della violenza.

7. Comunicazione Il presente modello organizzativo sarà diffuso a tutti i membri dell'ASD Enlightened e sarà affisso in luogo visibile presso la sede dell'associazione.

8. Revisione Il presente modello organizzativo sarà sottoposto a revisione periodica per garantirne l'aggiornamento e l'efficacia.

9. Segnalazione Anonima Indirizzo email dedicato : xfiveal@gmail.com Ricevimento: Il Responsabile Safeguarding o una persona delegata sarà incaricata di raccogliere periodicamente le segnalazioni anonime. Registrazione: Ogni segnalazione verrà registrata in un registro dedicato, indicando la data di ricezione e un breve riassunto del contenuto. È importante evitare di annotare dettagli che potrebbero identificare il segnalante.

10. Collaborazione con le autorità: In casi particolarmente gravi o che coinvolgono reati penali, sarà necessario coinvolgere le forze dell'ordine. Garanzia dell'Anonimato • Comunicazione chiara: Informare tutti i membri dell'associazione che le segnalazioni possono essere fatte in forma anonima e che l'identità del segnalante sarà protetta in ogni caso. • Procedure rigorose: Adottare procedure rigorose per garantire l'anonimato del segnalante, evitando di lasciare tracce che possano ricondurre alla sua identità. • Formazione del personale: Fornire al personale coinvolto nella gestione delle segnalazioni una formazione adeguata sulla tutela della privacy e sulla gestione delle informazioni sensibili. Quando coinvolgere le forze dell'ordine: • Reati penali: In caso di reati penali accertati o fortemente sospettati (es. abusi sessuali, maltrattamenti, minacce), è obbligatorio denunciare i fatti alle autorità competenti. • Rischio imminente: Se sussiste un rischio imminente per l'incolumità di una persona, è necessario allertare immediatamente le forze dell'ordine. • Richiesta di intervento: Le forze dell'ordine possono essere coinvolte anche per richiedere supporto in situazioni di crisi o per effettuare accertamenti tecnici (es. perquisizioni, sequestri). Modalità di collaborazione: • Denuncia formale: In caso di reato, è necessario sporgere denuncia presso le forze dell'ordine competenti (Carabinieri, Polizia di Stato). • Comunicazione tempestiva: Informare immediatamente il Responsabile Safeguarding e, se necessario, il consiglio direttivo dell'associazione. • Collaborazione nelle indagini: Fornire alle forze dell'ordine tutta la documentazione e le informazioni utili per le indagini (es. testimonianze, registri, video). • Protezione delle vittime: Assicurare alle vittime il massimo supporto e protezione, garantendo loro l'anonimato e offrendo assistenza psicologica se necessario. Protocolli di collaborazione: • Definizione dei ruoli: Stabilire chiaramente i ruoli e le responsabilità di ciascuna parte (associazione, forze dell'ordine). • Canali di comunicazione: Definire i canali di comunicazione più efficaci per garantire una collaborazione fluida e tempestiva. • Condivisione delle informazioni: Stabilire le modalità di condivisione delle informazioni, nel rispetto della normativa sulla privacy.

11. Collaborazione con le Federazioni Sportive La collaborazione con le federazioni sportive è un elemento fondamentale per garantire l'applicazione uniforme delle linee guida sul safeguarding all'interno di un'associazione sportiva. Ecco alcuni aspetti da considerare: Perché collaborare con le federazioni sportive? • Linee guida nazionali: Le federazioni sportive nazionali e internazionali spesso dispongono di linee guida specifiche sul safeguarding, che forniscono indicazioni dettagliate su come prevenire e gestire i casi di abuso. • Formazione: Le federazioni organizzano spesso corsi di formazione per allenatori e dirigenti, garantendo una preparazione adeguata sul tema del safeguarding. • Supporto: Le federazioni possono offrire supporto alle associazioni affiliate nella gestione di casi complessi e nella implementazione di misure preventive. • Rete di contatti: Le federazioni mettono a disposizione una rete di contatti e risorse utili per affrontare le tematiche legate al safeguarding. Come collaborare con le federazioni sportive: • Informarsi sulle linee guida: Acquisire e studiare attentamente le linee guida della federazione di appartenenza. • Partecipare ai corsi di formazione: Iscrivere gli allenatori e i dirigenti ai corsi di formazione organizzati dalla federazione. • Condividere le buone pratiche: Mettere a disposizione della federazione le proprie esperienze e le buone pratiche adottate all'interno dell'associazione. • Segnalare eventuali casi di non conformità: Segnalare alla federazione eventuali casi di non conformità alle linee guida o alle normative vigenti. • Collaborare ai progetti della federazione: Partecipare ai progetti e alle iniziative promosse dalla federazione per la promozione del safeguarding. Vantaggi della collaborazione: • Aumento della consapevolezza: Promuovere una maggiore consapevolezza sul tema del safeguarding all'interno dell'associazione. • Miglioramento delle procedure: Adottare procedure più efficaci per prevenire e gestire i casi di abuso. • Sostegno reciproco: Beneficiare del supporto e dell'esperienza delle altre associazioni affiliate alla federazione. • Credibilità: Aumentare la credibilità dell'associazione agli occhi dei tesserati, dei genitori e delle istituzioni. Esempi di attività in collaborazione con la federazione: • Organizzazione di eventi di sensibilizzazione • Creazione di materiali informativi • Sviluppo di protocolli condivisi • Partecipazione a gruppi di lavoro

12. Struttura del Codice di Condotta

1. Introduzione: • Scopo: Spiegare l'importanza del codice e il suo obiettivo di creare un ambiente sano e rispettoso. • Ambito di applicazione: Chiarendo a chi si rivolge il codice (atleti, allenatori, dirigenti, volontari, genitori). • Valori fondamentali: Definire i valori che guidano l'associazione (rispetto, inclusione, integrità, fair play, ecc.).

2. Comportamenti attesi: • Rispetto reciproco: Promuovere il rispetto tra tutti i membri, indipendentemente da sesso, età, origine, religione, ecc. • Comportamento sportivo: Incoraggiare comportamenti positivi durante l'attività sportiva (fair play, lealtà, rispetto degli avversari). • Comunicazione efficace: Promuovere una comunicazione aperta e rispettosa tra tutti i membri. • Prevenzione di abusi: Definire chiaramente cosa si intende per abuso (fisico, psicologico, sessuale) e come prevenirlo e segnalarlo. • Uso dei social media: Stabilire regole per l'utilizzo dei social media, evitando comportamenti offensivi o diffamatori.

3. Diritti e responsabilità: • Diritti dei membri: Elencare i diritti di tutti i membri (essere trattati con rispetto, partecipare alle attività, esprimere le proprie opinioni, ecc.). • Responsabilità dei membri: Definire le responsabilità di ciascuno (rispettare il codice, collaborare, segnalare eventuali problemi, ecc.).

4. Gestione delle controversie: • Procedure di segnalazione: Stabilire una procedura chiara per segnalare eventuali violazioni del codice. • Indagini: Definire come verranno condotte le indagini in caso di segnalazioni. • Sanzioni: Elencare le possibili sanzioni in caso di violazione del codice (avvertimento, sospensione, esclusione).

5. Conclusioni: • Richiamo all'impegno: Ribadire l'importanza di rispettare il codice. • Firma: Prevedere uno spazio per la firma di tutti i membri, a testimonianza della loro adesione al codice. - Basati sui valori di pace, fratellanza e rispetto, e sull'impegno per il reinserimento sociale:

A. Pace e Rispetto: •

Articolo 1: Tutti i membri si impegnano a promuovere un clima di pace e rispetto reciproco, evitando qualsiasi forma di violenza, discriminazione o prevaricazione. •

Articolo 2: È fondamentale trattare tutti i membri con dignità e cortesia, indipendentemente dalle loro differenze culturali, sociali o personali.

B. Fratellanza e Inclusione: •

Articolo 3: L'associazione si impegna a creare un ambiente inclusivo, dove tutti i membri si sentano accolti e valorizzati. •

Articolo 4: È promossa la collaborazione e la solidarietà tra tutti i membri, favorendo lo spirito di squadra e l'amicizia.

C. Impegno sociale: •

Articolo 5: L'associazione si impegna a offrire un'opportunità di crescita e di inclusione sociale a tutti, in particolare ai ragazzi in difficoltà.

• Articolo 6: Tutti i membri sono incoraggiati a partecipare attivamente alle iniziative dell'associazione volte a promuovere il benessere sociale.

 Articolo 7: È fondamentale rispettare le regole dell'associazione, della federazione e le leggi vigenti.

• Articolo 8: È vietato qualsiasi comportamento che possa danneggiare la reputazione dell'associazione o dei suoi membri.

• Articolo 9: In caso di conflitto, è necessario cercare una risoluzione pacifica attraverso il dialogo.

• Articolo 10: Tutti i membri hanno il diritto di segnalare eventuali comportamenti in contrasto con il presente codice.